e-tron: l’elettrico secondo Audi

Audi e-tron è il primo modello di serie totalmente elettrico del Marchio dei quattro anelli. A San Francisco, la Casa di Ingolstadt presenta un SUV sportivo, ideale per soddisfare ogni esigenza di mobilità. I due motori elettrici erogano fino a 408 CV e, in abbinamento alla trazione integrale elettrica, assicurano performance da riferimento su ogni fondo stradale. La batteria ad alta tensione è protagonista nel garantire oltre 400 chilometri di autonomia nel ciclo WLTP. Complici le molteplici soluzioni di ricarica domestiche e durante i tragitti, il Cliente viaggia in modalità esclusivamente elettrica senza scendere a compromessi. Audi e-tron è un SUV elettrico per lo sport, la famiglia e il tempo libero. La vettura è lunga 4.901 millimetri, larga 1.935 millimetri e alta 1.616 millimetri. La spazio a disposizione e il comfort sono in linea con quanto garantito dai modelli Audi della famiglia high-end. Anche grazie ad un passo di 2.928 millimetri, Audi e-tron offre ampio spazio per cinque persone e i bagagli. Forte di una capacità di carico complessiva di 660 litri, il SUV elettrico è ideale per i lunghi viaggi.

Efficienza, performance e una silenziosità di marcia sconosciuta a qualsiasi vettura a combustione. I due motori elettrici erogano complessivamente 408 CV di potenza massima e 664 Nm di coppia. Per accelerare da 0 a 100 km/h sono necessari 5,7 secondi, raggiungendo una velocità massima di 200 km/h. Impressionante lo spunto da fermo, complice la disponibilità del picco di coppia in solo 250 millesimi di secondo. Un miraggio per le supercar tradizionali. Con Audi e-tron il Marchio dei quattro anelli porta al debutto una nuova generazione di trazione quattro: la trazione integrale elettrica. Grazie a questo sistema, il SUV elettrico garantisce un grip ottimale in qualsiasi frangente. Analogamente alla trazione quattro meccanica con tecnologia ultra, il secondo assale (in questo caso l’anteriore) può essere attivato in modo predittivo. Ciò avviene quando il conducente richiede più potenza di quanta il motore elettrico posteriore possa fornirne oppure, proattivamente, prima che la motricità si riduca a causa del fondo sdrucciolevole (o nella guida impegnata in curva). I motori elettrici sono fonti di potenza ideali per la trazione quattro elettrica che opera in modo estremamente preciso e pressoché istantaneo: la ripartizione della coppia tra gli assali, che tendenzialmente privilegia il retrotreno, non è mai stata così rapida.

Audi e-tron può contare su di un’autonomia di oltre 400 chilometri nel ciclo WLTP. Un obiettivo cui concorre il sistema di recupero dell’energia che integra i motori elettrici. Tale sistema contribuisce sino al 30% dell’autonomia. Il SUV elettrico decide in base alla situazione se decelerare mediante i motori elettrici, i freni meccanici o la combinazione dei due e recupera energia in due modi: quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore, pertanto nelle fasi non di carico del powertrain a zero emissioni, oppure quando preme il pedale del freno, quindi nelle fasi di frenata. In entrambi i casi, i motori elettrici agiscono da alternatore trasformando l’energia cinetica di Audi e-tron in energia elettrica. Se la coppia di recupero non è sufficiente, un pistoncino genera una pressione extra destinata al sistema frenante idraulico, così da pompare olio nelle tubazioni e generare una forza decelerante supplementare. Il passaggio dalla frenata elettrica a quella idraulica tradizionale avviene in modo fluido e omogeneo, senza che il conducente se ne accorga, mentre la forza frenante resta costante. In funzione della situazione di guida, il sistema decide se per ottenere la decelerazione debbano essere utilizzati i motori elettrici come generatori o i freni ad attrito. Con decelerazioni sino a 0,3 g, vale a dire nel 90% dei casi, il SUV dei quattro anelli recupera energia grazie ai soli motori elettrici. In questo modo, l’energia generata dalle manovre ordinarie di decelerazione viene immagazzinata nella batteria. Il sistema di recupero si adatta alle diverse condizioni di guida ed è potente al punto da rendere residuale l’intervento dei freni meccanici. La spiccata modularità fa sì che tale tecnologia risulti la più efficiente sul mercato. Quando la decelerazione raggiunge o supera gli 0,3 g, ad esempio in caso d’arresto d’emergenza, Audi e-tron si affida non più ai soli motori elettrici, ma anche ai freni autoventilanti con pinze fisse a sei pistoncini all’avantreno e flottanti a singolo pompante al retrotreno. Ne conseguono spazi d’arresto decisamente ridotti, complice l’innovativo sistema di frenata elettroidraulico. Quest’ultimo una prima assoluta oltre che un’esclusiva mondiale Audi. Nel caso di una frenata da 100 km/h, ad esempio, Audi e-tron può recuperare energia fino a un massimo di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica. Valori equivalenti a oltre il 70% della potenza motore. Nessun altro modello di serie è in grado di ottenere un risultato comparabile.

Mediante i bilancieri al volante, il conducente può impostare il livello di recupero dell’energia in base a tre step. Con l’opzione più lieve, quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore Audi e-tron procede per inerzia, senza coppia frenante aggiuntiva. Optando per lo stadio massimo di decelerazione, i propulsori elettrici generano una coppia frenante rigenerativa e producono corrente. Il SUV elettrico vede così ridursi sensibilmente la velocità, al punto che il conducente può gestire la marcia e le decelerazioni grazie al solo pedale destro. Si crea il cosiddetto One Pedal Feeling. Una condizione grazie alla quale diviene residuale ricorrere ai freni meccanici. Oltre all’impostazione manuale del livello di recupero dell’energia, il conducente può selezionare la modalità automatica grazie all’MMI. In questo caso, il predictive efficiency assistant adatta la decelerazione in funzione del fabbisogno d’energia necessario, tenendo conto del percorso e dei veicoli che precedono. Il sistema riconosce le condizioni del traffico grazie ai sensori radar, alle immagini delle telecamere, ai dati della navigazione e alle informazioni Car-to-X. Quando è opportuno rilasciare il pedale dell’acceleratore, il conducente riceve indicazioni in merito mediante l’Audi virtual cockpit e l’head-up display, disponibile a richiesta.

L’aerodinamica, come per ogni auto elettrica, riveste la massima importanza, soprattutto sulle lunghe distanze. Un frangente che costituisce la specialità di Audi e-tron. Un centesimo di coefficiente di resistenza aerodinamica corrisponde infatti a circa cinque chilometri di autonomia. Decisivi, a tal proposito, sono gli specchietti retrovisivi esterni virtuali, a richiesta. I supporti a forma di ala integrano piccole telecamere. Le immagini riprese vengono elaborate digitalmente e visualizzate in abitacolo mediante nitidi display OLED da 7 pollici situati nella zona di transizione fra plancia e portiere. I display s’integrano armoniosamente nel design “wrap-around” che abbraccia l’intero cruscotto e adottano differenti strategie di visualizzazione qualora la vettura viaggi in autostrada, qualora vengano attivati gli indicatori di direzione o qualora si effettuino manovre di parcheggio. Il conducente può modificare l’inquadratura mediante comandi touch. Con un Cx di 0,27, Audi e-tron vanta un valore d’eccellenza nel segmento dei SUV. Un risultato ottenuto grazie a molteplici soluzioni high-tech, tra le quali spiccano le prese d’aria regolabili con canali per il raffreddamento dei freni anteriori e le sospensioni pneumatiche adattive con assetto variabile in funzione della velocità (di serie). I cerchi in lega da 19 pollici, anch’essi di serie, sono ottimizzati a livello aerodinamico e dotati di pneumatici 255/55 della ridotta resistenza al rotolamento. Il sottoscocca integralmente carenato contribuisce all’efficienza aerodinamica. Si avvale di una piastra in alluminio specifica per la protezione della batteria ad alta tensione. I punti di avvitamento ricordano delle fossette: sviluppano lievi vortici che ottimizzano i flussi. Oltre all’aerodinamica, riveste un ruolo centrale il sistema di gestione termica. Questo ha infatti il compito di climatizzare l’abitacolo, mantenere quanto più costante possibile la temperatura degli accumulatori e raffreddare i motori elettrici, l’elettronica di potenza e il dispositivo di ricarica. La pompa di calore di serie sfrutta il calore residuo dei componenti elettrici: fino a 3 kW di potenza dissipata vengono utilizzati per il riscaldamento e la climatizzazione dell’abitacolo. Soluzioni che incidono sino al 10% dell’autonomia. Il sistema di gestione termica è adattivo e assicura una veloce carica a corrente continua, un lungo ciclo di vita della batteria e prestazioni su strada costanti anche in caso di marcate sollecitazioni.

Audi e-tron è la prima vettura elettrica di serie ricaricabile con potenze fino a 150 kW. Grazie alla potente batteria ad alta tensione, il SUV elettrico vanta, come accennato, un’autonomia superiore a 400 chilometri, misurati secondo il realistico ciclo di marcia WLTP. Conseguentemente, nel normale utilizzo quotidiano non sono solitamente necessarie soste alle colonnine di ricarica. Nelle lunghe percorrenze, ad esempio durante una vacanza, il Cliente può rifornirsi presso le colonnine di ricarica conformi allo standard europeo Combined Charging System (CCS). In questo modo Audi e-tron è pronta ad affrontare la successiva tappa del viaggio in meno di mezz’ora, forte dell’80% di autonomia. Un obiettivo cui concorre il sistema di gestione termica della batteria agli ioni di litio particolarmente avanzato. Entro la fine del 2018, grazie alle rete di Ionity saranno presenti in tutta Europa 200 stazioni High-Power-Charging (HPC). Entro il 2020 è prevista l’installazione di 400 stazioni, a 120 km di distanza una dall’altra, lungo le autostrade e le principali arterie viarie. Il Gruppo Volkswagen promuove l’ampliamento della rete HPC insieme ad Audi e Porsche, a BMW Group, a Daimler AG e a Ford Motor Company. Al di fuori di questa joint venture stanno comunque nascendo in Europa altri punti di ricarica compatibili con lo standard HPC. Oltre che mediante la ricarica rapida a corrente continua, durante i tragitti il SUV elettrico può essere ricaricato grazie alla corrente alternata su colonnine AC, con potenza standard fino a 11 kW o, optando per un secondo charger, a 22 kW. Diviene così possibile disporre di oltre 65.000 punti di ricarica pubblici in Europa. Nei prossimi anni il numero delle colonnine è destinato ad aumentare sensibilmente. Per il debutto sul mercato, Audi proporrà ai Clienti un accesso semplificato a circa l’80% di queste stazioni mediante un proprio servizio di ricarica. A corrente alternata come a corrente continua, a 11 kW così come a 150 kW, per un “pieno” d’energia sarà sufficiente un’unica scheda. Per accedere al servizio, il Cliente dovrà registrarsi nel portale myAudi e sottoscrivere un contratto di ricarica individuale. La fatturazione avverrà in modo automatizzato, senza strumenti di pagamento fisici. Con la funzione Plug & Charge, al debutto nel 2019, il procedimento diverrà ancora più immediato: l’auto otterrà l’autorizzazione automaticamente alla colonnina di ricarica e avvierà l’operazione senza bisogno di alcuna scheda.

Audi e-tron viene costruita nello stabilimento certificato carbon neutral di Bruxelles e verrà lanciata sul mercato europeo a fine 2018. In Germania, il prezzo base del SUV elettrico ammonta a 79.900 euro. Ai Clienti che hanno stipulato un contratto di prenotazione, alcuni mercati offrono la versione speciale limitata a 2.600 esemplari “Audi e-tron edition one”, caratterizzata da speciali dettagli estetici e da un equipaggiamento particolarmente ricco.

Autore dell'articolo: Gilberto Cerutti

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