A Capri con la E-Mehari: “Plaisir de la Vie” secondo Citroen

 

 

“Ma che carina!”: questo il commento più diffuso che la nuova Citroen E-Mehari ha suscitato, nella sua prima apparizione sull’Isola di Capri, nel corso di un Test-Drive promozionato da Citroen Italia, ed effettuato dai giornalisti Marina Federico e Paolo Calovolo, per la trasmissione tv “Racing Team motori & sport” e il sito web “Motoritalia.org”.

In un’intensa “due giorni”, sul finire di un’estate ancora in pieno fulgore, favorita da un eccezionale meteo settembrino, l’accattivante “full-electric” del Double Chevron ha esordito nello scenario caprese, attraversandolo in lungo e in largo, e rivelando un’indole assolutamente consona alle caratteristiche dell’Isola Azzurra che, con le sue stradine strette e tortuose, predilige vetture dotate di grande maneggevolezza, e prestazioni quasi da off-road, per districarsi nei tornanti con agilità e precisione.

Ad attrarre, però, al primo sguardo, è stato il design della E-Mehari, con quell’aria disinvolta da “spiaggina” che rievoca auto di un genere molto amato nelle più rinomate località turistiche di mare, come fu il caso, ad esempio, della Mini Moke, piccola “scoperta” per il tempo libero che a Capri furoreggiò negli anni 60/70, e della stessa favolosa Mehari tradizionale da cui la E-Mehari eredita lo spirito allegro, anticonvenzionale e libero.

Sia “en plein air” che in versione chiusa, la divertente Citroen E-Mehari emana un fascino che non è sfuggito al pubblico caprese, soprattutto ai veri intenditori della cultura isolana che hanno immediatamente scorto nella neonata “zero emission” francese la forte affinità con il glamour e l’arte di Capri, anche grazie all’appartenenza della E-Mehari approdata a Capri alla “serie limitata” firmata André Courrèges, e recante il numero 52 sui 61 esemplari prodotti.

Ad attribuirle l’appellativo di “sfiziosa” ha contribuito anche la sua anima “elettrica”, pertanto ecologica e silenziosa, che le conferisce, di diritto, un passaporto senza data di scadenza in un ambito, quello caprese, dove la protezione dell’immenso patrimonio naturalistico è prioritaria rispetto a qualunque altra esigenza di mobilità.

Fra i tanti che si sono soffermati a guardarla, anche i tassisti che, immaginandola magari con una capote in tela colorata a righe, come da costume dei taxi di Capri, hanno chiesto informazioni allo staff di Racing Team e Motoritalia, decisamente interessati alla maliziosa E-Mehari. Molto simpatica una “vigilessa urbana” che, accogliendola al porto, ha manifestato curiosità sulle effettive dimensioni della francesina per verificare se potesse accedere nel vicolo, uno dei tanti dell’isola, dove ha ingresso la sua abitazione.

Apprezzata dai giovani ma anche da coppie di mezza età in cerca di un’auto “alternativa”, in una piacevolissima scorribanda fra Marina Grande e Marina Piccola, Grotta Azzurra, Faro, e tratti ZTL (la E-Mehari va dovunque), la nuova creatura del Marchio d’oltralpe si è trovata subito a perfetto agio, in un habitat a lei congeniale. Peccato non aver potuto condurla sotto il Campanile della mitica Piazzetta, dato il forte afflusso turistico e la concomitanza con il prestigioso “Prix Italia” che ha monopolizzato l’attenzione di media, Amministrazione Comunale, ed addetti all’ospitalità.

Ma la Citroen E-Mehari tornerà sull’Isola Azzurra, dopo il successo del primo exploit. Intanto ringrazia della stupenda visibilità ricevuta, dei graditi consensi, dell’impeccabile spazio messo a sua disposizione dal personale dell’Hotel San Michele, ad Anacapri, per potersi rifornire d’energia durante la notte, e dei panorami mozzafiato sul cui sfondo si è mossa, donando quel sottile e raffinato “plaisir de la vie” che sa tanto, ma proprio tanto, di “capresità”.

Autore dell'articolo: Marina Federico

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