Test: Nuova Citroen C4 Picasso BlueHDi 120 “S&S” Shine

Accogliente e confortevole, dinamica e maneggevole, concreta e sincera, tecnologicamente evoluta: in queste quattro accezioni si può riassumere la vera indole, la cifra distintiva di Citroen C4 Picasso. Una vettura che sa esprimere al meglio quella filosofia progettuale e costruttiva che la Casa del “Double Chevron” ha perseguito nel “New deal” caratterizzante gli ultimi e più recenti anni di attività. Un’automobile, va detto, che rappresenta un eccellente e riuscito compromesso tra stile, dinamicità, ricchezza di contenuti e praticità di utilizzo.

Proprio iniziando dalla cifra stilistica, non sfugge certo la volontà dei designers Citroen di mantenere uno spiccato “Family feeling” con gli altri prodotti di gamma, declinando per C4 Picasso stilemi ispirati alla grande fluidità riscontrabile nelle linee “morbide” quanto nell’imponenza del frontale, che associa la sfuggevolezza curvilinea dei lati al rigore stilistico della parte centrale. Un’espressività confermata dai profili sinuosi caratterizzanti le fiancate, con una linea di cintura particolarmente alta e la bellissima profilatura a “C” di alluminio che esalta i contorni delle ampie superfici vetrate. Non meno interessante l’interpretazione del posteriore, grazie ad un design dotato di grande carattere e di gradevolissima estetica, soprattutto per quanto riguarda i gruppi ottici posteriori a led, che si integrano alla perfezione nel portellone, con il quale si discostano dal corpo vettura alla sua apertura. Il tutto con particolare attenzione all’aerodinamica, fattore chiave (insieme alle eccellenti doti del gruppo motore – cambio ed alla scorrevolezza dei pneumatici Michelin) per raggiungere ottimi valori di economia di esercizio quali quelli riscontrati nel corso dell’approfondito Test Drive svolto sulle più suggestive strade dell’Irpinia. Un’aerodinamica ricercata ed ottenuta sin dal frontale, particolarmente inclinato per cofano e parabrezza panoramico, che trova piena espressione nella “linea a cuneo” di tutto il rimanente corpo vettura, per ottenere valori di CX (Coefficiente di penetrazione aerodinamica) di assoluto rilievo. Forte di queste doti, C4 Picasso fende l’aria e divora chilometri nella più assoluta scorrevolezza, mostrando una dinamicità ed una maneggevolezza rara a trovarsi nelle concorrenti proprie di questo segmento.

Proprio la dinamicità è “figlia” del bellissimo propulsore 4 cilindri 1600 Turbodiesel BlueHDi Common Rail, dotato di dispositivo “Start & Stop” azionato dal motorino d’avviamento, vero e grande punto di forza della Picasso: un motore molto evoluto per rendimenti termici ed economia d’esercizio, capace di sprigionare 120 cavalli di potenza a 3500 giri, con valori di coppia massima assolutamente adeguati, pari a 300 Newtonmetri fruibili già a 1750 giri. Una “spinta” importante, che viene erogata sin dai regimi di rotazione più bassi e che, in abbinamento al morbido cambio manuale a 6 rapporti perfettamente spaziati, consente di utilizzare molto spesso marce alte, a tutto vantaggio della fluidità di guida e del contenimento di consumi ed emissioni. Soprattutto un propulsore molto compatto, cosa che ha permesso di allocarlo trasversalmente nello spazio esiguo del vano motore senza incidere sul profilo aerodinamico ma, anzi, consentendone l’ottimizzazione.

Ma la dinamicità di Nuova C4 Picasso, e soprattutto la maneggevolezza, derivano anche e soprattutto dal sistema di  sterzo realizzato con rara efficacia: servo assistito e dotato di assistenza elettrica variabile, che “indurisce” la dinamica di sterzata all’aumentare della velocità, questo importante complemento meccanico trova la sua esaltazione nell’incredibile e ridottissimo raggio di sterzata pari a circa 11 metri, valore che garantisce virate sui tornanti quanto manovre di inversione e parcheggio di assoluta semplicità ed immediatezza, il tutto con un livello di precisione assoluto, come riscontrato in un apposito test dedicato. Con queste valenze relative allo sterzo, la precisione di guida è assoluta in qualsivoglia circostanza e su qualsiasi tracciato stradale ed autostradale e, nelle manovre da fermo, lo spazio non è più un problema: con lo sterzo a “fondo corsa” Nuova C4 Picasso è in grado di ruotare, praticamente su sé stessa come un compasso, semplificando di non poco il ruolo del guidatore in manovra da fermo. Certamente un “plus” di grande rilievo visto il passo di 2785 mm, forse non percepibile a prima vista, ma decisamente fruibile e riscontrabile alla prima occasione di riposizionamento del veicolo da 0 Km all’ora. Non meno efficace l’assetto, dotato di sospensioni dalla taratura che rappresenta un buon compromesso tra confort e leggera sportività, configurato all’avantreno come “Pseudo McPherson” e al posteriore con un assale a traversa deformabile: sui tormentati ed irregolari fondi stradali partenopei si è rivelato particolarmente efficace ed in grado di garantire una comodità di bordo di ottimo livello, rivelandosi non meno efficace sui curvoni autostradali ad oltre 130 km all’ora, ovvero a velocità di Codice della Strada perfettamente rispettato grazie ai “regolatori di velocità” predefiniti ed opzionabili su differenti valori.

Eccellente anche la frenata, ben modulabile e molto potente: la missione di rallentare ed eventualmente fermare i 1395 Kg del corpo vettura, che diventano 1950 a pieno carico, è affidata ad un impianto particolarmente curato nelle dotazioni, forte di dischi autoventilanti da 283/26 all’anteriore e dischi da 268/12 al posteriore, tutti con pinze flottanti. ABS con ripartitore elettronico di frenata, Aiuto alla frenata di emergenza (AFLI) e freno di stazionamento elettrico automatico completano la sicurezza di decelerazione e arresto. Interessante, a tal proposito, la dotazione di serie inerente l’accensione automatica delle “luci di emergenza” in caso di forte decelerazione: un sistema molto utile per far comprendere a chi ci segue che si sta verificando davanti a noi una situazione di pericolo. Eccellente anche il peso massimo rimorchiabile, pari a 1600 Kg, valore che garantisce senza problemi il traino di caravan, carrelli auto e carrelli barca di dimensioni e masse importanti. Anche le prestazioni confermano la sensazione di dinamicità che ci ha accompagnato per tutto il test: il Km da fermo viene coperto in 32,9 secondi e la velocità massima, all’occorrenza, è pari a 190 Km/h. Valori perfettamente consoni ad una vettura come Nuova C4 Picasso, che racchiude in sé doti di grande stradista al servizio della “famiglia”.

Ma i punti di Forza della “due volumi” francese non finiscono qui, anzi… : tra le “scoperte” più piacevoli riscontrate nel corso del test vi è certamente quella relativa ai consumi, veramente irrisori se rapportati al corpo vettura ed alle prestazioni raggiungibili: nel ciclo misto (ovvero il mix tra l’Urbano e l’Extra urbano) bastano meno di 4 litri di gasolio per percorrere 100 Km, ovvero si percorrono più di 25 Km con un litro. Un risultato molto importante che, come detto, deriva dall’efficacia dell’aerodinamica quanto da quella del gruppo motore – cambio, con una menzione speciale per gli pneumatici Michelin Primacy di primo equipaggiamento, montati sui bellissimi cerchi in lega “Shamal” nella misura 205/55 R17. La scorrevolezza di queste “coperture” ha confermato il grande impegno che Michelin porta avanti da anni, in stretta collaborazione con Citroen, nel progettare e produrre pneumatici finalizzati alla riduzione dei consumi e delle emissioni, ottenendo risultati che, con il passare del tempo, si sono resi sempre più tangibili e significativi. A fronte di tutto ciò, grazie alla capacità del serbatoio da 55 litri, l’autonomia è di assoluto rilievo, oltrepassando i 1000 Km a patto di mantenere delle corrette pressioni di gonfiaggio ed uno stile di guida molto fluido, qual è quello consentito ed ispirato da  Nuova C4 Picasso.

Sempre in termini di sicurezza attiva e passiva, le dotazioni sono di primo livello e interessano molteplici aspetti della Nuova C4 Picasso, tanto a livello dinamico che di tutela dei passeggeri nell’abitacolo. Proprio sotto l’aspetto dinamico spiccano il Controllo elettronico di stabilità ESP abbinato al sistema antipattinamento ASR. Molto utile, poi, il sistema di ripartenza assistita in pendenza Hill Assist quanto il sistema di gestione della trazione Intelligent Traction Control: dispositivi che intervengono solo in caso di reale necessità, quando e dove servono, garantendo un comportamento omogeneo della vettura per la migliore tranquillità di conducente e passeggeri. In abitacolo, per quanto attiene la sicurezza passiva, dai tecnici Citroen è stata riposta la medesima cura, ad iniziare dalla tutela per i bambini: lo specchietto retrovisore dedicato, il fissaggio Isofix dei seggiolini sui sedili della seconda fila ed il sistema di chiusura di sicurezza delle porte posteriori a comando elettrico ne sono eccellente testimonianza. Anche per il conducente sono state adottate utili dotazioni atte a scongiurare o risolvere situazioni di emergenza, ad iniziare dal sistema Caffè Break Alert che avverte il guidatore dell’eccessivo prolungarsi del periodo di guida e dell’esigenza di fermarsi per concedersi una sosta ristoratrice. Per quanto riguarda il monitoraggio ed il ripristino degli pneumatici dopo un’eventuale foratura, sono disponibili tanto il rilevatore della bassa pressione (attuabile tramite l’inizializzazione posta nel software sul display menu di servizio) quanto il kit di riparazione o, in alternativa, il classico “ruotino” utile a raggiungere, a bassa velocità, il centro pneumatici più vicino per provvedere al ripristino definitivo del pneumatico forato. Completano le dotazioni il Citroen Connect Box (vero “filo diretto con il Servizio Assistenza Citroen) e il sistema di sorveglianza dell’”Angolo morto” di visuale SAM, quest’ultimo molto utile e rassicurante in caso di svolte ed immissioni su svincoli e corsie di accelerazione in autostrada e tangenziale. Per tutti i passeggeri, inoltre, oltre alle consuete cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio, all’anteriore pretensionate con limitatore di sforzo e regolabili in altezza, sono disponibili gli airbag frontali e laterali (con quello del passeggero disattivabile in caso di trasporto fissato di bambini piccoli), nonché altri airbag a “tendina” sia anteriori che posteriori.

Tutto l’abitacolo di Nuova C4 Picasso è, in ogni caso, improntato alla praticità di utilizzo della vettura, nelle sue dotazioni, da parte dei passeggeri. Ottima, a questo proposito, la configurazione dei posti posteriori per sedili singoli, ribaltabili in maniera frazionata e regolabili tanto per lo schienale quanto per la seduta in senso longitudinale, ottenendo così il massimo della modularità sino a poter raggiungere, con tutti i sedili abbassati, un volume di carico di ben 1835 decimetri cubi. Un concetto che viene ripreso anche all’anteriore, con il sedile del passeggero modulabile tramite ripiegamento a tavolino. Pratiche ed utilissime, per gli occupanti dei sedili posteriori che già fruiscono di lunotto e vetri posteriori oscurati, tanto le tendine parasole azionabili manualmente con fissaggio in alto, particolarmente indicate quando l’altezza del sole sull’orizzonte è scarsa, quanto i tavolini estraibili fissati agli schienali dei sedili anteriori, accorgimenti che consentono di poter leggere, lavorare o appoggiare oggetti nella massima comodità di viaggio, comodità che è replicata all’anteriore grazie agli appoggiabraccia centrali regolabili in altezza su 3 posizioni. Proprio dell’ergonomia di guida e, più in generale del comportamento dinamico della Nuova C4 Picasso ecco il giudizio di Paolo Calovolo, Tester ufficiale di Racing Team motori & sport:

“Vettura interessante la Nuova C4 Picasso e molto gradevole sia nell’estetica ricercata ma concreta, sia nell’abitacolo ricco di utili e fruibili dispositivi e dotazioni. Mettere a punto la migliore posizione di guida, anche per conducenti di alta statura come il sottoscritto, non è un problema grazie al volante multifunzione regolabile in altezza e profondità ed al sedile altrettanto modulabile in altezza e a livello longitudinale, con uno schienale posizionabile a piacere in maniera millimetrica. Ottima la pedaliera, che consente persino di effettuare senza patemi dei perfetti “punta tacco” in scalata e ben posizionata la leva del cambio, che peraltro presenta un azionamento molto morbido e senza la minima “impuntatura”. Buona la visibilità laterale e frontale, quest’ultima parzializzabile sull’ampio parabrezza panoramico grazie alla possibilità di far “slittare” delle tendine rigide alle quali si possono aggiungere, come effetto oscurante, anche le classiche alette parasole. Buona la visibilità posteriore, garantita da specchietti retrovisori di generose dimensioni, anche se la configurazione dei sedili amplia, in alcune circostanze, gli angoli morti di visuale, soprattutto nelle svolte e nelle immissioni a destra. Eccellente il computer di bordo, forte di 2 display: il primo si occupa delle funzioni menu che spaziano dalla climatizzazione, all’entertainment musicale, alla navigazione ed alla connettività telefonica, con tanto di app scaricabili e trasferibili. Il Display superiore, invece, fornisce le consuete informazioni a cruscotto, modulabili però su 4 configurazioni Minimo, Strumentazione, Navigazione e Personalizzata che offrono un panorama di informazioni particolarmente completo e variegato. Al volante si ha la netta sensazione di quanto questa vettura vada guidata in “bella calligrafia” con uno stile molto morbido e fluido: per ottenerne il meglio quanto a prestazioni e consumi la via è proprio questa, con l’utilizzo di rapporti alti sfruttando le indubbie doti di coppia del propulsore e di assetto del corpo vettura. Ma non è tutto qui: in caso si vogliano ottenere prestazioni più sportive la sostanza c’è e il 1600 turbodiesel spinge bene, perfettamente assecondato da un cambio molto ben rapportato, ed anche in questo caso l’assetto è più che adeguato esattamente come l’impianto frenante che non denuncia segni di affaticamento persino dopo aver affrontato, a buona andatura, discese prolungate. Molto efficace lo sterzo che si “indurisce” progressivamente all’aumentare della velocità, garantendo la giusta sensibilità ed il giusto sforzo di guida in ogni condizione. Veramente incredibile il livello, bassissimo, dei consumi: anche in salita basta utilizzare il cambio in maniera adeguata e Nuova C4 Picasso continua a consumare veramente pochissimo, a dispetto della sua massa non certo da peso piuma. Direi un capolavoro di propulsore. Concluderei con una considerazione relativa all’ergonomia: dopo alcune ore ed altrettante centinaia di chilometri percorsi, non ho riscontrato segni di stanchezza fisica dovuti ad un’errata postura di guida. Segno che, anche questa volta, Citroen ha mantenuto fede alla sua grande tradizione di confort, tanto per il conducente quanto per i passeggeri.”

Tra le ulteriori dotazioni di bordo che si sono rivelate più utili, senza dubbio il cassetto centrale portaoggetti multifunzionale illuminato, dotato di prese 12 volt, Jack e USB (con presa a 230 volt su richiesta): una vera e propria centrale di alimentazione multitask che consente di ricaricare ed alimentare senza problemi qualsivoglia dispositivo elettrico o elettronico. Non meno curato l’impianto di climatizzazione bizona con filtro a carboni attivi, funzione Mono/Rear, regolazione della funzione Auto su 3 livelli tramite schermo Touch Pad e diffusori regolabili sui montanti posteriori, con regolazione indipendente del flusso d’aria in seconda fila. Doverosa citazione, infine, per i sistemi di monitoraggio ostacoli in parcheggio, grazie alla presenza dei sensori di parcheggio anteriori e posteriori e della telecamera di retromarcia a grandangolo, veramente utile per dislocare con precisione chirurgica il veicolo, anche secondo le preziose informazioni emesse dal Park assist e dall’Easy Parking System. In sintesi, una vettura dall’elevato controvalore, perfetta per una famiglia di 5 persone con tanto di bagagli al seguito, che ci ha lasciato la consueta e piacevole sensazione di aver provato una delle migliori Citroen dell’ultimo periodo.

Autore dell'articolo: Marina Federico

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