Test Drive: Abarth 124 Spider & Campioni ASA

Al primo sguardo ci ha letteralmente fatto “innamorare” nella sua esclusiva e raffinata livrea “blu metallizzata”. Con cofano nero, come Abarth “comanda”. Oltre che dalla profonda conoscenza e cultura in tema FIAT di un Pilota torinese come Paolo Calovolo, Leader del Movimento ASA, la valutazione di MotorItalia dell’Abarth 124 Spider transita dalla bellezza agonistica di importanti Campioni protagonisti assoluti, al volante delle migliori Automobili italiane.

Ad iniziare Enzo de Vito (plurivincitore sulle Fiat Abarth in tutte le discipline dell’Automobilismo e Pilota Ufficiale FIAT Abarth, addirittura 2° assoluto al Giro d’Italia 1979 con la piccola Fiat Ritmo 75 Abarth. Ed ecco il suo giudizio, dopo averla provata a fondo sul Circuito del Sele di Battipaglia (Salerno): “Sicuramente l’ho trovata molto più “comoda e leggera” da guidare rispetto alla 131 Abarth che era molto impegnativa, avendo il cambio a innesti frontali che era decisamente duro da azionare ed aveva uno sterzo molto “pesante”. Esattamente come sulla Ritmo 75 Abarth Gruppo 2, dove montavamo i cerchi da 9’ con un marcato camber negativo, trazione anteriore e differenziale autobloccante con tarature alte: vi lascio immaginare che forza ci volesse per guidare al limite quelle vetture… Invece questa Abarth 124 Spider la trovo molto confortevole, innanzitutto per i “pad” di azionamento del cambio posti ai lati del volante, che si manovrano molto agevolmente. Poi è molto docile da guidare grazie al suo sterzo servoassistito che non richiede fatica. Comunque è una vettura che “inserisce bene” in curva e la trovo molto “sincera”. Sicuramente servirebbe un po’ più di coppia in basso, però quando sale di giri la potenza è apprezzabile, anche se certamente piacerebbe averne di più e la vettura meriterebbe e sarebbe adeguata a lavorare con più cavalli”.

O come Antonino La Vecchia (2 volte Campione Assoluto in Supersalita e 33 vittorie consecutive, con Record a raffica, su Alfa Romeo 155 DTM Ufficiale Alfa Corse), che si è avvicendato al volante della 124 Abarth con Paolo Calovolo, sempre sul Circuito del Sele. Questa la sua valutazione: “L’ho trovata sincera e divertente!! Forse l’avrei preferita un minimo più “dura” di assetto, ma così è fruibile da parte di una vasta clientela di appassionati, non necessariamente addestrati alla Disciplina dell’Automobilismo. Semplicemente perché ha un’ottima maneggevolezza ed è estremamente interpretabile”.

Sergio Sambataro (protagonista assoluto nel Campionato Italiano Velocità Turismo su Fiat Tipo “Duemilasedici”). Un “Duro & Puro” della Velocità in Circuito che, da “Gladiatore del volante” qual è, dopo averla saggiata l’ha valutata così: “Stupenda di estetica ma, sinceramente, l’avrei preferita con più coppia, con più potenza e con più assetto. In ogni caso, una gran bella “scoperta”.

Lucio Peruggini (5 volte Campione Italiano ed Europeo di Velocità in Salita quale Pilota Ufficiale Ferrari con la 488 GT). Il cui prezioso giudizio si è riferito all’estetica: “Semplicemente stupenda…”.

 

Persino Claudio Iannaccone, (Vincitore nei Rally su Lancia 037 e tra i migliori Copiloti del Sud Italia) si è incantato. Questo è il suo giudizio sulla Abarth 124: “Semplicemente bellissima. Mi fa un piacere enorme che la FIAT, scusate, FCA sia tornata alla bellezza delle vetture che ci hanno fatto innamorare…”

Lasciamo l’ultima valutazione dell’ Abarth 124 a Paolo Calovolo, che ne ha amato la “Progenie” sin dal 1972:

“Difficile trovare le parole per descrivere l’emozione di risalire su una 124 Abarth . E’ vero che è mutuata dalla Mazda MX-5, che adoro e che è la spider di miglior successo al mondo. E’ vero che la scelta di adottare un propulsore turbocompresso di soli 1368 centimetri cubi di cilindrata per 170 cavalli forse non è stata la soluzione tecnica migliore ma, evidentemente, si è trattato di un’Economia di scala. Infatti il medesimo piccolo propulsore, con differenti tarature di turbo ed elettronica, è stato montato anche sulle Formula 4 Abarth e persino sulle 595 e 695, ma a salvare le prestazioni della 124 c’è un peso ottimale, di soli 1080 Kg.

Personalmente avrei preferito un cambio a “griglia manuale” ed un gran bel “Bialbero” aspirato 2000 da 240 cavalli, come avrebbe dovuto essere nella migliore tradizione Abarth. Ma questa è “storia d’altri tempi”. Di quando la FIAT 124 Abarth scriveva, a suon di vittorie assolute, la Storia dei Rally. Italiani, Europei e mondiali. Al volante è comunque apprezzabile per la prevedibilità e sincerità nei comportamenti in percorrenza di curva, con una buona frenata ed un cambio veloce e adeguato”.

Grande Abarth 124: a 47 anni dalla tua nascita, continui a farci sognare…

 

Autore dell'articolo: Marina Federico

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