Test Drive: Citroen E-Mehari a Capri

Portare Citroen E-Mehari nel suo “habitat” più consono non è semplice. Se Montecarlo rappresenta per la Francia un “distretto privilegiato”, Capri per l’Italia è poesia, incanto, meraviglia e struggente bellezza. Qualcosa che, soprattutto se non la conosci, ti resta scolpito nel Cuore. Un’occasione di felicità imperdibile, per quanti sappiano cogliere ed accarezzare la bellezza dell’ ”Isola Azzurra”.

Così, “sbarcare a Capri” nel più assoluto silenzio, con quella simpaticissima “creatura” che è la Citroen E – Mehari, elettrica “dura e pura”, ha rappresentato quanto di meglio, in fatto di innovazione ed automobilismo moderno, si potesse trasferire su una stupenda terra che è riuscita a “rubare” al mare, conservandolo per secoli, l’incanto di mille sirene.

Nel suo “Black Tie” Citroen E-Mehari, griffata Courrege, a Capri ha debuttato come una Dama di alta classe. E non è difficile farsi venire un “debole” per Citroen E-Mehari, visto che è nata portando con sé tre valenze irresistibili: la simpatia della sua estetica esteriore, veramente clamorosa nella personalizzazione del Centro Stile Courrèges, la ricchezza dei suoi confortevolissimi interni e quella tecnologia elettrica di propulsione che la rende una silenziosa freccia nel vento. Ma da dove deriva questa “quattroruote” così spigliata e sbarazzina, che si permette di sfilare orgogliosa per Capri senza alcuna emissione di idrocarburi? Proprio “Lei” discende dal mix vincente che Citroen di PSA Groupe, il Gruppo francese Bolloré ed i ritocchi stilistici del Centro Stile Courrèges hanno saputo creare, rendendola tremendamente desiderabile ed affascinante quanto amabilmente fruibile.

Citroen E-Mehari non ha bisogno di velocità, visto che i suoi contesti sono esclusivamente urbani, meglio se in località che richiedono veicoli a zero impatto ambientale, sempre abilitati alle percorrenze nelle “ZTL”, preferibilmente di grande esclusività e prestigio. Centodieci chilometri all’ora: questa la sua velocità di punta, che per realizzare i capolavori di trasferimento propri alla E-Mehari bastano e avanzano.

Soprattutto, è sufficiente il riposo di una notte per farle tornare tutti i “muscoli” che le servono, ricaricandola da una normale presa di corrente a 16 Ampere. E con 200 chilometri di autonomia, la missione per la quale è stata progettata è sempre, perfettamente, a portata di mano. Bello viaggiare con lei, sia da Driver che da passeggeri. Ma, visto che il volante è stato affidato alle mani forti ed esperte di un Pilota come Paolo Calovolo, meglio lasciare a lui le valutazioni sulle impressioni di guida…

“Al primo impatto non è semplicissima da capire e interpretare: le batterie sono “a caldo” e non ci si può permettere di farle raffreddare, pena l’arresto ed il ricondizionamento del sistema propulsivo. Ma basta avere un minimo di cura ed attenzione per “capirlo”, questo bellissimo veicolo che è la E-Mehari: i punti fondamentali sono la ricarica, l’autonomia e quei due o tre dispositivi di bordo che ne garantiscono la funzionalità preservandone la sicurezza, consentendo un utilizzo estremamente divertente e rilassante.

Detto questo, Citroen E-mehari sa sempre emozionare in maniera coinvolgente e positiva: a Capri è tutto molto affascinante, ma anche molto stretto a livello di viabilità. Noblesse oblige, visto che la superficie dell’”Isola di Tiberio” è limitata e le pochissime e tormentate curve che ne disegnano la sinuosità degli spettacolari percorsi, per essere affrontate in relativa scioltezza, impongono una silohuette da “modella”: così la snellezza e l’handling, la maneggevolezza, di E-Mehari mi ha aiutato costantemente nell’evitare inopportuni quanto costantemente probabili “contatti ravvicinati” con Autobus, Taxi e traffico residenziale vario.

Bella al volante: coppia “piatta e infinita”, com’è nella peculiarità delle migliori “elettriche” di oggi. Ottimo assetto, eccellente frenata (anche in recupero di energia) e grande reattività. Sotto il profilo dell’eleganza, raramente mi sono trovato a guidare una “ragazzina” così simpatica, che assomiglia tutta alla sua meravigliosa progenitrice che ho amato moltissimo nella mia gioventù. La Citroen Mehari era una puledra giovane e piena di “art de vivre”: carrozzeria in plastica, meccanica semplice e affidabile, linea di cintura bassa da “saltarci dentro” e tanta voglia di vivere.

Esattamente quella che trasmette la “nipotina”, la nuova E –Mehari, nata per stupire un pubblico talmente trasversale da oscillare tra i 18 ed i 70 anni, esattamente quello che l’ha ammirata e desiderata nelle sue dolcissime scorribande capresi. Come la vorrei? Azzurro mare con gli interni bianchi a righe blu. E se la uso al Sestriere o a Cortina va benissimo con hard top “sbullonabile” come questa “Courrege”, mentre a Capri o a Montecarlo la vorrei in versione “Soft Top” con bottoni a clip per gli imperiali dei tettucci.

Non ho comunque problemi ad ammettere che, da molti anni a questa parte, la E-Mehari sia stata la vettura più simpatica, fruibile e divertente che abbia provato tra le centinaia testate. Brava, Citroen: per quanto mi riguarda la vocazione originaria della Mehari è intatta e perfettamente attualizzata!”.

Già, l’allestimento “Hard top”, in realtà è solo una delle opzioni di allestimento che Citroen E-Mehari consente di scegliere, disegnando nella migliore personalizzazione questa “Amazzone lunare” del terzo millennio. In configurazione “hard” è comunque semplicissima da rendere “plen air”, dato che con una chiave a brugola, un po’ di divertimento e una ventina di minuti, E-Mehari si “sveste” come la migliore delle indossatrici in passerella, trasformandosi in “scoperta”: tettuccio anteriore, posteriore, arcata del portellone posteriore e relativi finestrini, con 36 tocchi magici sono solo più un ricordo.

Elementi strutturali pronti a rimaterializzarsi con un procedimento inverso, tanto veloce quanto semplice, da attuare. E proprio la semplicità di utilizzo rappresenta il “plus” più importante di questa edizione elettrica dello spirito che connota la E-Mehari, soprattutto in materia di ricaricabilità. Bastano, infatti, uno spazio accogliente, una presa domestica da 16 Ampères e le abituali quanto consone 8 ore di riposo, per garantirle una tonicità tutta nuova al 100% di capacità, improntata ad affrontare al meglio il piacere di una nuova escursione. Da un lato una presa di corrente tripolare, dall’altro la trifasica con caricatore di trasformazione Citroen e… voilà, il gioco è fatto! Anche perché a livello urbano sono ben 200 i chilometri che riesce a percorrere in perfetta autonomia. E sono perfettamente adeguati, se pensiamo che il raggio d’azione su una metropoli come Milano corrisponde più o meno a 20, immaginiamoci in una località turistica…

Ma Capri sa mutare completamente, nel volgere di una sola notte, volto e carattere, rivelandoci la sua natura più medioevale e tempestosa. Divenendo improvvisamente specchio del suo mare decisamente fresco e pieno, tra frangenti e raffiche, sotto un cielo mutevole nei suoi mille colori e nelle infinite sfumature che può esprimere. E così la “signorina” Citroen E-Mehari, in meno di un quarto d’ora, con una sola piccola chiave e una quarantina di carezze, si “riveste” griffata Pier Courreges per continuare ad essere protagonista di questa terra accolta dal mare. Un piccolo set fotografico, nel magico giardino dello storico ed accogliente Hotel San Michele di Anacapri, fa venir voglia alla elegantissima Principessina E-Mehari di esplorare nuovi itinerari capresi, sempre nella scioltezza del suo dinamismo e della sua estrema simpatia.

Ammirata, fotografata e oggetto di mille e più domande, la Principessina, lasciando la scia della sua apparizione nel centro della “Vie en rose” della Piazzetta, si è inerpicata, sempre con “licenza di stupire”, sui tornanti della Capri antica, quella recondita e più riservata. Quattordici tornanti, ciascuno con un raggio di curva e dislivello differente, che Citroen E-Mehari ha affrontato senza dover effettuare nemmeno una manovra, grazie al generosissimo raggio di sterzo: la maneggevolezza e la prontezza di risposta all’acceleratore rimangono i fattori vincenti di questa francesina “griffata”.

Per lei le virate ardite connotate dagli accessi di ville nobili quanto riservate, sia nella salita che nella discesa della stupenda Via Castiglione, sono state agili e persino divertenti. Traiettorie complicate da tradurre in percorrenze semplici. Com’è nel lessico di guida di E-Mehari. Dolce sempre, incisiva e veloce quando vuole. Ma i frangenti spumeggianti del mare chiamano, ed E-Mehari non resiste al loro fascino: prima di congedarsi, unica e rarissima creatura ammessa sull’Isola, ancora una passeggiata sul porto di Marina Grande a salutare un meraviglioso Yacht d’epoca ed a prendersi le ultime raffiche di vento, accarezzata dagli spruzzi di una tramontana difficile a dimenticarsi per la sua fantastica forza.

E’ ora d’imbarcarsi per il continente, ma questa Citroen E-Mehari, così unica e sbarazzina, non può non concedersi ancora una piccola “scorribanda”, una veloce passeggiata “fuori ordinanza” con la simpatica complicità della Capitaneria di Porto. Giungendo, silenziosamente, in testa al molo del porto d’attracco, per farsi un “selfie” rilassato dopo aver posato due giorni come modella in tutta Capri.

Certe volte un’immagine racconta più di mille parole. Sei stata bravissima, Citroen E-Mehari. Ed a Capri ancora parlano di te. Sperando nel tuo ritorno…

Autore dell'articolo: Marina Federico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *