WSSP Badovini Top ten sfiorata ad Assen

 

 

GARA CONSISTENTE E TOP TEN SFIORATA IN OLANDA

 

86 Ayrton Badovini ITA Kawasaki ZX-6R Team Pedercini Racing

Ayrton Badovini e il Team Pedercini Racing by Gss lasciano l’Olanda con l’unidicesimo posto finale, il morale alto e molta fiducia in vista della gara di casa ad Imola. Il lavoro dei ragazzi al box è stato redditizio soprattutto dopo il warm up, in cui hanno provato una nuova soluzione di ciclistica che ha subito trasmesso ottime sensazioni al pilota, nonostante l’asfalto freddo e le non perfette condizioni fisiche di Ayrton. In gara Badovini è transitato in quattordicesima posizione alla fine del primo giro, per poi iniziare una rimonta furiosa, che lo ha portato intorno ai due terzi di gara in nona posizione. Ayrton ha lottato a lungo con Danilo e Van Straalen, senza però riuscire ad avere la meglio dei due negli ultimi giri, complice anche un calo fisico dovuto alla forte influenza che lo ha colpito nel weekend. Ora però la moto ha fatto un netto miglioramento nella guidabilità, ed il team ha in mente alcuni piccoli interventi mirati a migliorare ulteriormente il rendimento della ZX-6R, che sarà di nuovo in pista a Imola, dal 10 al 12 maggio.

86 Ayrton Badovini ITA Kawasaki ZX-6R Team Pedercini Racing

Ayrton Badovini: “Siamo stati sfortunati in Superpole perché le bandiere rosse sono state esposte prima che potessimo spingere per un tempo migliore con la gomma più performante, ma passo dopo passo stiamo migliorando e sono davvero contento di aver finito la gara perché l’influenza ha reso tutto più difficile. Questa mattina, durante il warmup, ho iniziato a perdere sangue dal naso, quindi è stata una giornata complicata per me. Negli ultimi quattro giri ero completamente sfinito, ma allo stesso tempo contento perché sto iniziando a sentire che la moto funziona molto bene. In gara abbiamo provato soluzioni nuove per arrivare ad Imola pronti e penso che stiamo andando nella direzione giusta”.

Fonte ufficio stampa Ayrton Badovini

A cura di Marco Pietro Ferrari

Autore dell'articolo: Marco Pietro Ferrari

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